Addio a Ramenghi, un maestro

Morto il giornalista che ha speso la sua carriera tra Repubblica e L’Espresso

L’appuntamento era il lunedì mattina sul Frecciarossa che passava da Bologna alle 7.10 e mezz’ora dopo fermava a Firenze, dove salivo anch’io. Tornavamo entrambi a Roma dopo il week end a casa. Alle 8 Antonio mi mandava un sms, puntuale: «Sei salito? Io sono nella carrozza 6». Lo raggiungevo. Tante chiacchiere per raccontarci le ultime sul Gruppo Espresso, le soddisfazioni e le delusioni, i timori per il futuro, i progetti. Amava lavorare all’Espresso, dov’era vicedirettore e, di fatto, vero uomo...

Pubblicato su Il Piccolo