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Trieste, soldi versati nel conto dell’assassino L’ombra del ricatto sul delitto Carli

Al setaccio prelievi e conti correnti del gioielliere ucciso. Nel mirino un deposito da centomila euro che la vittima voleva trasferire dall’Austria all’Italia proprio il giorno in cui è stato ammazzato in casa 

TRIESTE. Non solo sesso e gioielli. Ma anche un giro di prestiti, debiti, ricatti ed estorsioni. Il giallo dell’omicidio dell’ex commerciante Aldo Carli, ucciso nella sua villa di Opicina in via del Refosco nella notte tra il 19 e il 20 dicembre, disegna contorni sempre più inquietanti.

Gli inquirenti, dopo il fermo della quarantacinquenne serba Ljubica Kostic, attualmente detenuta al Coroneo con l’accusa di concorso in omicidio, continuano a scavare nel passato e nel presente della vittima. Per dare...

Pubblicato su Il Piccolo