Il vescovo: «L’accoglienza prima di tutto»
Carlo Maria Redaelli alla veglia per il pakistano annegato: «Di diverse fedi ma affratellati nella solidarietà»
Un doppio “rito” davanti ad almeno 300 persone, in larga parte richiedenti-asilo. Uno officiato dall’arcivescovo Carlo Maria Redaelli, l’altro da un imam di origine marocchina, Safi Ullah.
È stata indubbiamente suggestiva e ricca di significati la veglia in ricordo di Taimur Shinwari, il profugo pakistano di 25 anni annegato nelle acque dell’Isonzo dopo soli 4 giorni dal suo arrivo a Gorizia. Tanti gli interventi (la cerimonia si è svolta al Parco della Rimembranza), tutti dominati dalla parola “accoglienza”.
«Amare Dio...
Pubblicato su Il Piccolo