Silvio Berlusconi è morto, i figli corrono al San Raffaele
Il leader di Forza Italia aveva 86 anni. Era ricoverato da venerdì scorso per accertamenti legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva. Fedriga: «Con lui scompare un pezzo d’Italia»
Silvio Berlusconi, 86 anni, è morto. L’ex presidente del Consiglio si è spento, questa mattina, intorno alle 9.30. Le sue condizioni di salute sono peggiorate in mattinata. Ricoverato da venerdì scorso per accertamenti legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva da tempo, i suoi valori non sono migliorati. All'ospedale San Raffaele di Milano sono arrivati a stretto giro, in mattinata, Paolo Berlusconi e poco dopo a bordo di auto diverse i figli Marina, Eleonora, Barbara e Pier Silvio Berlusconi. «Uno dei più grandi ha deciso di salutare, chiedo un minuto di silenzio« sono le prime parole di Salvini
Il Cavaliere è stato ricoverato più volte negli ultimi anni. Prima di quelli di aprile e marzo, è stato stato curato per un’infezione piuttosto seria alle vie urinarie nel gennaio del 2022, nei giorni in cui si eleggeva il Capo dello Stato. Nel settembre del 2020, invece, è stato costretto a restare sotto il controllo dei medici per una polmonite causata dal coronavirus.
Andando ancora più indietro nel tempo, ci sono poi due ricoveri per interventi chirurgici – nel 2019 per rimuovere un’occlusione intestinale e nel 2016 per un’operazione al cuore – e il ricovero del 2009 in seguito all’aggressione subita in piazza Duomo a Milano. E sempre al San Raffaele Berlusconi ha trascorso alcuni periodi anche a causa di un problema agli occhi: l’uveite. È stato ricoverato una prima volta nel marzo del 2013, scatenando forti polemiche dato che si era nel pieno del processo Ruby, e una seconda volta nel novembre del 2014. Nel maggio 1997, inoltre, gli venne rimosso un tumore maligno alla prostata: quell’intervento — grazie all’assoluta privacy garantita dal San Raffaele — rimase segreto, fino a quando lo stesso Cavaliere raccontò pubblicamente il dramma che aveva vissuto e superato. Il ricordo del governatore Fedriga: «Con lui scompare un pezzo d’Italia»
«Protagonista indiscusso della politica degli ultimi trent’anni, a Silvio Berlusconi va anzitutto riconosciuto il grande merito di essersi generosamente messo in gioco in una stagione, quella italiana dei primi anni Novanta, segnata da laceranti conflitti interni e di aver saputo interpretare un ruolo di primissimo piano, tanto nelle vesti istituzionali quanto di leader di partito, nei successivi decenni. Con lui, scompare un pezzo della storia d’Italia». Lo afferma il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. «Il rispettoso omaggio dell’amministrazione regionale, cui si unisce il mio personale affettuoso ricordo, possa essere di conforto ai suoi congiunti e a tutte le persone - in primo luogo a Forza Italia, sua seconda famiglia - che gli sono state vicine».
Pubblicato su Il Piccolo