Addio a Berlusconi, con lui muore la Seconda Repubblica
È stato il protagonista dell’era del maggioritario e della contrapposizione accesa tra destra e sinistra
ROMA. Con Silvio Berlusconi muore la Seconda Repubblica, di cui è stato indiscutibilmente uomo simbolo, come Andreotti lo era stato della Prima. Forse bisognerebbe scrivere “muore definitivamente”, perché qualcuno potrebbe obiettare: ma non era già morta e sepolta? Sì e no. Nel senso che, finché c’era ancora Berlusconi, l’idea del maggioritario, dello scontro tra centrodestra e centrosinistra, dell’alternanza tra governi scelti dagli elettori non poteva considerarsi finita del tutto.
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Pubblicato su Il Piccolo