Carmen Pellegrino «Volevo scrivere la storia dei figli di nessuno»
“La felicità degli altri” (La nave di Teseo) affronta l’infanzia e le conseguenze della sua “interruzione”
L’intervista
È conosciuta anche come “l’abbandonologa”, Carmen Pellegrino, che torna ora al Campiello con “La felicità degli altri” (La nave di Teseo, pag. 160, euro 18), dopo il libro d’esordio “Cade la terra” con cui vinse il Premio Selezione Campiello. Più che altrove, forse, in quest’ultimo testo la poetica dell’abbandono viene sviluppata al di là dei luoghi. Al centro del romanzo c’è infatti il tema dell’infanzia e le conseguenze della sua “interruzione”. Infanzie spezzate dal distacco, quando appunto si impara...
Pubblicato su Il Piccolo