“31 Aprile”, il fascino indiscreto del male alla fine del nazismo
Vera Stark ha quarantacinque anni, una figlia di venticinque, un ex marito che la tormenta ma ha ritrovato l’amore con Alex, un docente di dottrine politiche all’università. Ma Vera è soprattutto una giornalista di razza e ha da poco cominciato un’inchiesta sulla crescita del neonazismo in Germania e, in modo particolare, su un gruppo che si fa chiamare “31 aprile”; nome che, per chi sa che il 30 aprile del 1945 Hitler si è suicidato nel bunker di Berlino,...
Pubblicato su Il Piccolo