Sciascia e Pasolini storia degli ultimi eretici e di un’amicizia corsara
Oggi e domani a palazzo Burovich di Casarsa una sessione di studi analizza i rapporti fra i due grandi scrittori. Fra gli interventi quello del critico Bruno Pischedda
l’intervista
«Io ero – e lo dico senza vantarmene, dolorosamente – la sola persona con cui lui potesse veramente parlare. Negli ultimi anni abbiamo pensato le sesse cose, dette le stesse cose, sofferto e pagato per le stesse cose». Con queste parole Leonardo Sciascia commentava la scomparsa di Pier Paolo Pasolini, in seguito al brutale omicidio avvenuto nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975 all’Idroscalo di Ostia. E ancora, pochi anni dopo, in una lunga intervista resa...
Pubblicato su Il Piccolo