E l’Asuits lo ha già licenziato per i referti del 118 falsificati
Licenziato. L’Asuits non ha atteso la fine del procedimento penale per prendere provvedimenti disciplinari netti nei confronti del quarantasettenne Vincenzo Campanile, il medico anestesista del 118 indagato per i nove casi di decessi sospetti. L’accusa è omicidio volontario.
Ma il medico, nell’ambito della stessa istruttoria, è finito sotto inchiesta anche per falso in atto pubblico: perché nelle schede di intervento del 118, quelle che Campanile compilava dopo i soccorsi, non c’era traccia dei farmaci potenzialmente killer che usava. Non li...
Pubblicato su Il Piccolo