Le inquietudini dell’anima si specchiano nelle avventure di anarchici e scrittori
La letteratura ha uno straordinario potere: dare corpo alle nostre inquietudini. E i buoni libri sono un racconto della ricerca di sé, delle radici della propria storia e della sostanza dell’identità. Un viaggio nel profondo della memoria, ben consapevoli che, senza, non si sarà nemmeno futuro. Ne è testimone Mathilde Monney, una giovane giornalista svizzera, protagonista di “La vita segreta degli scrittori” di Guillame Musso, La nave di Teseo (pagg. 275, Euro 19,00). È arrivata nell’isola di Beaumont, al largo...
Pubblicato su Il Piccolo