Feto in armadio, madre 16enne prosciolta dall’accusa di omicidio e occultamento
Il gup del Tribunale per i minorenni ha sollevato un difetto d’imputabilità: ronchese riconosciuta incapace di intendere
Prosciolta dalle accuse di omicidio e occultamento di cadavere perché ritenuta «incapace di intendere e di volere». Il gup del Tribunale per i minorenni ha disposto sentenza di non luogo a procedere, stabilendo un difetto di imputabilità, per la giovane ronchese – sedicenne all’epoca dei fatti – che nella sua cameretta aveva dato alla luce un feto, in seguito rinvenuto morto all’interno di un armadio, avvolto dentro una borsa.
La vicenda, che scosse e turbò fortemente l’intera comunità, risale...
Pubblicato su Il Piccolo