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La mattanza nel castello per l’odio dell’omicida «verso il padre tiranno»

L’avvocato di Anton “Tono” Goess, autore della strage: «È gravemente malato». Margherita Cassis Faraone ha pagato il fatto di essere in quell’istante col marito

UDINE. «Odiava suo padre come la peste, della matrigna non gli importava nulla». Il conte Anton “Tono” Goess, accusato del triplice omicidio consumato giovedì scorso nel castello di Bockfliess, non aveva motivo di ammazzare la contessa Margherita Cassis Faraone. Che ha pagato con il prezzo della vita un’unica colpa, quella di trovarsi accanto al marito, il conte Ulrich Goess-Enzenberg, nell’attimo di follia del figliastro, che ha ucciso con un fucile a pallettoni i due anziani e il fratello Ernst...

Pubblicato su Il Piccolo