La Procura allarga il tiro sul caso del presunto medico "assassino". Ancora salme da riesumare. Tremano i colleghi
Si punta a capire se qualcuno ha “coperto” Campanile, il medico accusato di 9 omicidi. Domani interrogatorio davanti al gip
TRIESTE Quando impugnava la siringa e la fiala, quella con il liquido bianco-latte, allora forse era chiaro cosa stava per accadere. Qualcuno tra i colleghi del dottor Vincenzo Campanile, il quarantaseienne originario di Monfalcone indagato per omicidio volontario di nove anziani triestini ammalati e soccorsi in casa, sapeva? Sapeva di certe «anomalie» che accompagnavano gli interventi del medico del 118 cittadino? La “dolce morte”, che gli inquirenti ritengono praticata arbitrariamente dal professionista con iniezioni di potenti sedativi a base...
Pubblicato su Il Piccolo