“Omicidio al Cairo” ricorda il caso Regeni
Nelle sale il 22 febbraio il thriller di Tarik Saleh in un Egitto corrotto
ROMA. Il Cairo, gennaio 2011. È la vigilia della rivolta di piazza Tahrir contro Hosni Mubarak. Per le strade della megalopoli si respira aria da resa dei conti. In un albergo a cinque stelle, una cameriera sudanese, in servizio al piano, assiste a un sospetto andirivieni di due uomini da una stanza da letto e sente grida di una donna, una famosa cantante, che sarà poi ritrovata morta, con la gola tagliata. Comincia così “Omicidio al Cairo”, un thriller noir,...
Pubblicato su Il Piccolo