La storia “cristallizzata” al Magazzino 18
Il dramma dell’esodo visto attraverso gli oggetti di uso quotidiano di centinaia di famiglie istriane, dalle stoviglie ai quaderni
Sembrano enormi portali di un castello, di una cittadella fortificata, i varchi di entrata al Porto vecchio. Un luogo, oggi, senza re, senza armati e senza popolo. Una roccaforte rimasta ferma ma che non smette di dar memoria su un tempo di traffici, di commercio e di industriosa attività. Là c’è, però, anche il Magazzino 18, dove il lavoro antico ha dato spazio ad enormi stanzoni pieni di mobili, di letti, di armadi, di casse che istriani, fiumani, dalmati hanno...
Pubblicato su Il Piccolo