Due anni senza Giulio alla ricerca di giustizia
Dai primi depistaggi all’ultimo giallo del verbale definito falso dal Cairo
TRIESTE. In Italia oggi decine di piazze si tingeranno di giallo. Quel «giallo Giulio» - come lo ha definito la mamma di Regeni, Paola Deffendi - che nel tempo è divenuto simbolo della richiesta di giustizia per l’atroce omicidio del ricercatore di Fiumicello che il 25 gennaio del 2016, dopo avere inviato un ultimo Sms alle 19.41, fu inghiottito nel buio del Cairo. Per essere ritrovato cadavere, il corpo martoriato dalle torture, il 3 febbraio successivo sul ciglio di...
Pubblicato su Il Piccolo