Dentro le stanze dell’addio

Yari Selvetella racconta il congedo dalla compagna: la malattia, la morte, la rinascita

Non un monumento, ma un attraversamento. Non la celebrazione di una perdita, ma il percorso che ha condotto al distacco, con tutte le speranze, le rabbie, le remissioni, i precipizi, il limbo indefinito e nebuloso, quando sai ma ancora ti aggrappi, quando i medici parlano e tacciono, quando cominci quell’ultimo tratto che precede un addio. Quando tua moglie è un petalo e a farla volar via basta un soffio.

Yari Selvetella, giornalista e scrittore, in un’intervista radiofonica a Radio radicale,...

Pubblicato su Il Piccolo