Carli legato al collo con fascette di plastica
Immobilizzati anche i polsi. L’autopsia chiama in causa l’ipotesi dello strangolamento. Sul cadavere i segni del pestaggio
TRIESTE. Non era corda e nemmeno nastro adesivo. Erano fascette di plastica, le stesse che utilizzano gli elettricisti. Gli assassini che hanno ucciso il settantacinquenne Aldo Carli hanno usato quelle per immobilizzare l’uomo. Gli hanno stretto i polsi e il collo. Poi lo hanno picchiato. L’ex gioielliere, trovato senza vita sul retro della villa di via del Refosco, a Opicina, nelle prime ore del mattino di mercoledì 20 dicembre, è morto in seguito a un’aggressione brutale.
Ma ci vorrà...
Pubblicato su Il Piccolo