Delitto di Gradisca, caccia al movente
Il marito: «Migena mi rinfacciava di non lavorare. Non c’era accordo sulla separazione». Il gip convalida il fermo. Oggi l’autopsia
GRADISCA D’ISONZO. «Il litigio era scoppiato per le solite ragioni: mi rinfacciava che non lavoravo, che stavo sempre in casa. Inoltre non c’era accordo sulla separazione e sull’affido del bambino». È quanto ha detto Dritan Sulollari al magistrato e ai carabinieri del Nucleo investigativo di Gorizia in relazione all’omicidio della moglie Migena Kellezi avvenuto mercoledì mattina nell’appartamento di Gradisca d’Isonzo, dove la coppia viveva insieme al figlio di 8 anni.
Ieri mattina il giudice per le indagini preliminari Flavia...
Pubblicato su Il Piccolo