A Rovigo un viaggio tra i demoni dell’inconscio
Una mostra indaga, tra la fine dell’800 e gli inizi del ’900, paure, ossessioni, inquietudini della “tempesta del progresso”
ROVIGO. Dopo le "Ossessioni nordiche" ecco "Il demone della modernità": la mostra inaugurata la scorsa settimana a Palazzo Roverella di Rovigo si affida nuovamente all'acuto spirito indagatore dello storico dell'arte Giandomenico Romanelli per disvelare aspetti anche inediti e semisconosciuti di quella fase storico-artistica che, tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, si pone di fronte alla "tempesta del progresso". Lati positivi e negativi, limiti e pericoli della modernità vengono espressi dagli artisti in forma visionaria, attraverso forme e...
Pubblicato su Il Piccolo