“Timbuktu”, la guerra all’Isis si fa con la forza della poesia
Nel film del mauritano Sissako assurdità e crudeltà del regime jihadista
di Beatrice Fiorentino
Qualcosa è cambiato dallo scorso anno, da quando l'ultimo film del regista mauritano Abderrahmane Sissako "Timbuktu" è stato presentato al Festival di Cannes, a oggi. È la nostra percezione, il nostro coinvolgimento e la capacità di leggere l'orrore dell'Isis dopo i fatti di Parigi, a rendere ancora più ferocemente attuale e impellente un dibattito consapevole sulla libertà e i diritti fondamentali dell'uomo. E non solo il diritto di satira, come nel caso della redazione di Charlie Hebdo,...
Pubblicato su Il Piccolo