Dall’officina al carcere perché lavorava troppo
Mauro Loy, 30 anni, stava scontando ai domiciliari una condanna per rapina L’accusa è di “abuso” del tempo concessogli dal giudice per fare il meccanico
Si era appassionato a una particolare riparazione di cui si stava occupando nell’officina dove, pur sottoposto agli arresti domiciliari, era stato assunto da qualche mese. Ma è tornato in carcere. Perché aveva fatto gli straordinari. Aveva lavorato troppo. Motivo: il permesso che il giudice gli aveva concesso non prevedeva proprio gli straordinari. Arrestato.
Per questo è rifinito nei guai Mauro Loy, 30 anni, salito nel recente passato alla ribalta della cronaca per essere stato il “palo” della rapina alla Unipol...
Pubblicato su Il Piccolo