Alina, chiesti 500mila euro di risarcimento al ministero
La richiesta inoltrata dal legale della famiglia Sergio Mameli anche all’Avvocatura dello Stato per il suicidio della giovane ucraina nel commissariato di Opicina
Cinquecentomila euro. È questo il prezzo della vita di Alina Bonar Dachuk, la donna ucraina che nel mese di aprile del 2012 si è suicidata nel Commissariato di Opicina, terrorizzata di dover tornare nel suo Paese. Questa cifra «a totale ristoro dei danni» è stata chiesta dall’avvocato Sergio Mameli al ministro degli Interni che legalmente è il datore di lavoro dei poliziotti e del funzionario coinvolti. Il legale assiste la madre, la sorella e il fratello della donna morta. La...
Pubblicato su Il Piccolo