Camionista assassinato Il mistero del coltello
Nessuna prova del nove. Nessuna “firma”. Nessuna impronta digitale - dell’assassino - sul coltello che, all’interno del parcheggio dell’autoporto di Fernetti, ha ucciso il camionista russo Roman...
Nessuna prova del nove. Nessuna “firma”. Nessuna impronta digitale - dell’assassino - sul coltello che, all’interno del parcheggio dell’autoporto di Fernetti, ha ucciso il camionista russo Roman Mazukin. Così dicono - secondo alcune indiscrezioni provenienti da ambienti giudiziari - le analisi effettuate dai carabinieri del Ris di Parma sul coltello ma anche su altri reperti, come alcuni fazzoletti di carta e una bottiglia di vodka, trovati nelle immediate vicinanze del luogo dell’omicidio avvenuto sabato 10 dicembre 2016 e per il...
Pubblicato su Il Piccolo