Sul coltello la firma del killer di Fernetti
La caccia alle impronte affidata ai Ris. Disposta l’autopsia sul corpo della vittima. I due sospettati in silenzio davanti al gip
TRIESTE La “firma” dell’assassino è sul coltello che, all’interno del parcheggio dell’autoporto di Fernetti, ha ucciso il camionista russo Roman Mazukin. Perché - anche se ci sono due sospettati in carcere, (Nicolaj Fedosov, 50 anni, e Pavel Semin, di 40) - la verità su quanto è accaduto potrà arrivare solo dalle impronte che una mano ha lasciato sul manico di quell’arma.
Ne è convinto il pm Lucia Baldovin, il magistrato titolare delle indagini, che ieri, in occasione...
Pubblicato su Il Piccolo