Trieste e Salerno unite dal dolore
La giovane meno di un mese fa era tornata da un periodo di scambio in Campania
La fotografia mostra tanti ragazzi, al binario di una stazione, stretti in posa con un drappo bianco in mano. Sono tutti sorridenti, anche se non manca qualche occhio lucido. È il 5 novembre, e sul telo c’è scritto «Non è un addio, ma un arrivederci». Tra loro c’è anche Giulia Buttazzoni, che fa capolino in seconda fila. «Non vedo l’ora che arrivi gennaio», scrive Raffaele. «Siete unici», ribatte Giorgia. «No, tutti insieme siamo stati unici questa settimana, uniti come se...
Pubblicato su Il Piccolo