Il grande freddo di Don DeLillo
In “Zero K” lo scrittore racconta la sfida inquieta tra la scienza e la Morte
di ALESSANDRO MEZZENA LONA
A pronunciare il nome Don Delillo, il sismografo delle vendite si muove appena. Nonostante i tanti capolavori che è andato pubblicando dagli anni Settanta fino a qui. Basterebbe citarne tre: “Rumore bianco”, “Libra” e “Underworld”. Del resto, per scalare a fatica la montagna delle classifiche, un altro grande della letteratura americana, Philip Roth, ha dovuto aspettare che del suo “Pastorale americana” ne facessero un film. E forse, a ben guardare, nessuno dei due riuscirà a vincere...
Pubblicato su Il Piccolo