Caccia alla batisfera del triestino Kalin che sfidava gli abissi
Dal fondo del Lago di Como si tenta il recupero dell’invenzione del 1920 di un pioniere della subacquea
di PIETRO SPIRITO
inviato a GRAVEDONA
C’è un mistero in fondo al Lago di Como. Proprio di fronte all’abitato di Gravedona, a centotrentacinque metri di profondità, nelle acque scure e limacciose antistanti il piccolo promontorio dove sorge l’antico battistero, giace semisepolta nel fango una batisfera, un prototipo di torretta butoscopica progettata e realizzata dal triestino Francesco Kalin. La batisfera giace lì dal 1920, e dentro potrebbero esserci ancora i resti del suo pilota, Riccardo Schena, meccanico di fiducia di Kalin....
Pubblicato su Il Piccolo