Monfalcone, non punibile per il feto messo in armadio
Minorenne giudicata «incapace di intendere e volere» al momento del parto. L’iter prevede la richiesta di rinvio a giudizio
MONFALCONE Per il perito incaricato di svolgere l’incidente probatorio la sedicenne ronchese «non era capace di intendere e di volere» la notte in cui, da sola nella sua cameretta, aveva partorito «al nono mese di gravidanza» una bambina.
Nata viva, poi deceduta. E quarantott’ore dopo rinvenuta già cadavere dai carabinieri in un armadio della stanza, avvolta in una borsa. Lo ha reso noto ieri il procuratore capo del Tribunale per i minorenni, Leonardo Tamborini. Il difetto di imputabilità tuttavia...
Pubblicato su Il Piccolo