Trieste, il giallo di piazza della Borsa “nascosto” in un cacciavite
Nessun elemento utile da telecamere o tracce di impronte. La chiave dalla prova del Dna su un attrezzo abbandonato
TRIESTE Un cacciavite, a volte, può servire a montare ben più di un mobile a muro. In questo caso, in effetti, può rivelarsi l’attrezzo ideale. Capace di smontare, con i progressi dell’ingegneria genetica applicata all’anticrimine, il mistero di un delitto irrisolto.
È proprio attorno a un cacciavite che si stanno concentrando le indagini, difficilissime, mirate a dare un volto, o meglio un’identità, ad almeno uno dei presunti tre componenti della banda di ladri che gli inquirenti ritengono essere stati...
Pubblicato su Il Piccolo