Addio Valentino Zeichen, il dandy della poesia italiana
Nato a Fiume nel 1938, ma ormai naturalizzato romano, era passato per Trieste assieme alla famiglia esule dall'Istria. Personaggio pieno di contrasti, provocatore, originale, lascia versi che vanno dritti alla sostanza
TRIESTE A tre giorni dalla scomparsa di Yves Bonnefoy, ci lascia un altro poeta, Valentino Zeichen, morto martedì 5 luglio a Roma alla clinica Santa Lucia, dove stava facendo la riabilitazione dopo un malore. Zeichen era naturalizzato romano, ma proveniva da Fiume dove era nato nel 1938. Ed è passato anche a Trieste, subito dopo la guerra, con l'esodo istriano, soggiornando in un campo profughi.
Chi l'ha conosciuto sa quanto Zeichen fosse provocatore, originale, soprattutto abitato dal contrasto, sia...
Pubblicato su Il Piccolo