Caso Alina, emersi nell’inchiesta 175 episodi di detenzione illegale
Come in altre situazioni analoghe, il funzionario dell’ufficio immigrazione della questura Carlo Baffi sulla relazione di servizio della straniera che si è suicidata aveva scritto la parola “espellere”
«Espellere». Per 175 volte. Per 175 persone straniere prese e detenute nel Commissariato di Opicina.
Compare la parola «Espellere» sulla relazione di servizio relativa ad Alina Bonar Dachuk, la donna ucraina che nel mese di aprile del 2012 si è suicidata nel Commissariato di Opicina, terrorizzata di dover tornare nel suo Paese. A scrivere di proprio pugno “Espellere”, come emerge nel poderoso avviso di conclusione delle indagini preliminari del pm Massimo De Bortoli - preludio della richiesta di rinvio a...
Pubblicato su Il Piccolo