“Petrolio” di Pasolini lo sguardo censurato sull’Italia dei misteri
Carla Benedetti e Giovanni Giovannetti ripercorrono la vicenda del romanzo nel saggio “Frocio e basta”
di ALESSANDRO MEZZENA LONA
I nomi, Pier Paolo Pasolini li sapeva. Le prove le stava raccogliendo. Per scrivere un libro dirompente: “Petrolio”. Duemila pagine che avrebbero raccontato all’Italia, al mondo, le trame oscure del Potere, la verità sul delitto di Enrico Mattei, presidente dell’Eni, e del giornalista Mauro De Mauro, l’avvento di un regime dominato dalla finanza e dalle multinazionali. Ma quel romanzo, il poeta di Casarsa non è riuscito a finirlo. La sua vita si è spezzata nel brutale...
Pubblicato su Il Piccolo