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Quella tragica morte non ancora certificata

Il procuratore: «Va trovata la formula più consona per attestare il decesso». Proseguono le indagini

A cinque anni dalla scomparsa del monfalconese Ramon Polentarutti, e a oltre tre anni dal rinvenimento delle sue ossa nel canale Valentinis, contenute in sacchi rimasti impigliati nelle griglie di raffreddamento della Centrale termoelettrica, seguita dal riconoscimento dell’identità attravero l’esame del Dna, non c’è ancora alcun nome nel fascicolo della Procura di Gorizia, riconducibile alla sua morte.

Nè l’uomo risulta ad oggi ufficialmente deceduto. Il tutto a un anno e mezzo dalla richiesta formulata dal legale dei familiari di Polentarutti,...

Pubblicato su Il Piccolo