Il “testamento” del gioielliere omicida-suicida
Brocchetta potrebbe aver premeditato tutto: aveva chiuso il negozio e voleva donare le sue proprietà
MARANO. Da qualche tempo pensava “al dopo”. Voleva lasciare il casone al Comune di Marano Lagunare. Voleva donare la casa a un cugino. Era questo il “testamento”, allo stato solo verbale, dell’omicida-suicida Angelo Brocchetta, che aveva manifestato quelle che sarebbero state le sue ultime volontà rispetto alle due cose, le due proprietà, a cui, forse, teneva di più: il casone e l’abitazione di via Savorgnan. Due beni da destinare a chi riteneva degno di averle, cioè il Comune nel quale...
Pubblicato su Il Piccolo