Il sindaco: «La verità non offende nessuno»
Ricordate al Parco della Rimembranza le deportazioni in Jugoslavia del maggio 1945
«La verità non può offendere nessuno». Nel corso della cerimonia in memoria dei deportati in Jugoslavia del maggio 1945 il sindaco Ettore Romoli ha invitato a rompere il muro di «assordante silenzio» che ancora oggi impedisce alla storia di superare una vicenda vecchia ormai di 71 anni. La ferita è ancora aperta e continua a sanguinare. Lo dimostra l’intervento di Clara Morassi Stanta che, precedendo il primo cittadino, ha detto: «Siamo qui ancora una volta, in questo Parco della Rimembranza,...
Pubblicato su Il Piccolo