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Quella corsa disperata per salvare Pietro

La telefonata prima di togliersi la vita: il figlio Dario, una volta capite le sue intenzioni, aveva avvisato il fratello Maurizio

Una corsa contro il tempo, un disperato tentativo di poter almeno salvare Pietro Zuppi. L’altra mattina, verso mezzogiorno, quando gli operatori del 118 sono giunti nella palazzina di via Mazzini, a Staranzano, la tragedia s’era appena consumata.

Tanto che i sanitari hanno tentato di praticare la rianimazione sull’anziano di 84 anni, impiccatosi in garage dopo aver strangolato la consorte, Luciana Torcello, di 82 anni, mentre era seduta nel divano.

Un’opera di rianimazione rivelatasi vana, non riuscendo a strappare dalla morte...

Pubblicato su Il Piccolo