"Regeni ucciso perché si ribellò a una rapina"
Fonte della Procura egiziana: lo hanno detto sorella e moglie del capo della banda di criminali. Scettici gli inquirenti italiani
IL CAIRO. Ulteriori particolari sulla svolta nel caso Giulio Regeni. La sorella e la moglie del capo della banda di criminali indicata dalle autorità egiziane come responsabile della tortura a morte del ricercatore originario di Fiumicello hanno sostenuto, in una deposizione, che il giovane è stato ucciso perché resisteva alla rapina: lo ha riferito all'Ansa una fonte della Procura generale egiziana.
Le due donne «hanno confermato che l'accusato ha effettivamente commesso questo atto ma non per ucciderlo, bensì per...
Pubblicato su Il Piccolo