Da Trieste all’Africa la dottoressa Simonetta è diventata grande
di MARIO CALABRESI Torna dal reparto che ormai è buio, l’abbiamo aspettata a lungo, poi abbiamo cominciato a mangiare. Quando arriva è sfatta, si carica il piatto con tutto quello che è rimasto nelle...
di MARIO CALABRESI
Torna dal reparto che ormai è buio, l’abbiamo aspettata a lungo, poi abbiamo cominciato a mangiare. Quando arriva è sfatta, si carica il piatto con tutto quello che è rimasto nelle pentole e mangia voracemente senza dire una parola, però la guardi e ti accorgi che è raggiante, l’esatta incarnazione della frase fatta «stanca ma felice». È felice di non dover vivere un passo indietro, di essere momentaneamente fuggita a quella sensazione che provano i giovani italiani:...
Pubblicato su Il Piccolo