Rosi: «Migranti, ora il corridoio umanitario»
Il regista a Berlino con “Fuocoammare”, un anno tra i disperati di Lampedusa
BERLINO. È la giornata dell'Italia, alla 66° Berlinale. Gianfranco Rosi, già Leone d'Oro a Venezia nel 2013 con "Sacro Gra", porta il tema dei migranti al centro del dibattito con il suo nuovo film "Fuocoammare". Il regista ha trascorso un anno a Lampedusa, a contatto con gli abitanti di un'isola di 20 km quadrati sulla quale puntualmente si riversano, dall'Africa, migliaia di uomini, donne e bambini in fuga dalla morte, inseguendo un sogno di libertà.
Alla proiezione per la stampa...
Pubblicato su Il Piccolo