In Istria spunta il filo spinato che separa genti e migranti
Con la guerra all’Isis e la crisi in Siria e in Libia, il terrorismo e le migrazioni la Russia ridiventa protagonista e intanto Stati Uniti e Cuba si stringono la mano
di MAURO MANZIN
Si scrive Siria, si legge guerra, odio, dolore e profughi, un fiume di profughi, che ha esondato lungo la rotta dei Balcani per raggiungere la terra promessa, la Germania o più su, la Svezia. Un viaggio lungo, costellato di morti, annegati nel breve tragitto che separa la Turchia dalle isole greche, una strage degli innocenti con centinaia di bimbi spariti tra i flutti che cantò Omero. Un fiume di persone che supera il milione, in cerca di...
Pubblicato su Il Piccolo