Herta Müller «Un seme di mela contro la dittatura»
La scrittrice premio Nobel a Milano: «Leggendo ho capito la bruttezza che ci imponeva il regime»
di Alessandro Mezzena Lona
inviato a MILANO
Invece di pregare recitava poesie, Herta Müller (nella foto di Arne Dedert/Corbis). Sperava, così, di esorcizzare la paura ogni volta che veniva convocata per un nuovo interrogatorio. Perché in Romania, ai tempi di Ceausescu, la scrittrice che nel 2009 ha vinto il Nobel per la letteratura era considerata un soggetto pericoloso. Figlia di un nazista morto a cinquant'anni per colpa del troppo alcol, fin da quando lavorava in fabbrica era finita nel mirino...
Pubblicato su Il Piccolo