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Ritrovarono il corpo di Giulia Cecchettin: un premio per i tre volontari di Barcis

Medaglia simbolo fatta coniare dal nonno materno Cesare Camerotto. «Importantissimo poter avere una tomba, un luogo dove poterla piangere». Cerimonia in settembre a Saonara nel Padovano, presente anche il sindaco di Vigonovo

Poco più di otto mesi fa cercarono Giulia Cecchettin e ne trovarono infine il corpo nei pressi del lago di Barcis, tra gli anfratti e la boscaglia: domenica 8 settembre tre volontari della Protezione Civile del Friuli-Venezia Giulia riceveranno una speciale medaglia dalle mani di Cesare Camerotto, nonno materno della sfortunata giovane.

La cerimonia si svolgerà nella chiesa parrocchiale di Saonara durante la messa delle 10, alla presenza del padre Gino Cecchettin e di altri familiari; vi parteciperanno anche Michela Lazzaro, Luca Martello e Claudio Traina, sindaci rispettivamente di Saonara, Vigonovo e Barcis, ovvero il paese d’origine della famiglia di Giulia, quello dove la giovane ha vissuto la sua breve esistenza e infine quello dove è stata ritrovata, purtroppo senza vita.

I tre volontari, due uomini e una donna, fanno parte del Crucs, il Coordinamento Regionale Unità Cinofile da Soccorso che fa capo alla Protezione Civile del Friuli-Venezia Giulia.

«L’idea di consegnare questo riconoscimento ai volontari appartiene a mio padre, Cesare»: a raccontare con emozione è Andrea Camerotto, zio materno di Giulia «che l’ha maturata poche settimane dopo il funerale, nel gennaio di quest’anno.

Per noi familiari è stato importantissimo poter avere una tomba, un luogo dove piangere o dove poter andare a salutare Giulia, e abbiamo rischiato che di lei non ci rimanesse nemmeno questo.

Durante i giorni delle ricerche ci aggrappavamo ad un filo di speranza sempre più esile, anche se purtroppo nel nostro cuore, ad ogni ora che passava, cresceva il presentimento del peggio; e il timore di non ritrovarla mai più, neppure morta, è stato straziante.

Per questo motivo mio padre ha pensato di consegnare un riconoscimento particolare ai tre volontari di Barcis».

La medaglia fatta coniare da Cesare Camerotto mostra su di un lato il volto sorridente della ragazza riprodotto con la tecnica della fotoincisione, e sull’altro la frase “In ricordo di Giulia”.

«Questo gesto però non significa che la nostra riconoscenza vada solo ai volontari di Barcis» aggiunge Andrea Camerotto «In realtà siamo e saremo sempre profondamente grati alle tantissime persone che durante quelle giornate si sono impegnate in ogni modo per cercare e ritrovare Giulia e il nostro premio va, idealmente, a tutti loro e anche alle comunità di Saonara, Vigonovo e Barcis, che abbiamo sentito profondamente vicine».

Giulia Cecchettin sparì da Vigonovo assieme all’ex fidanzato Filippo Turetta la sera dell’11 novembre 2023. Bastarono poche ore perché fosse chiaro che non si trattava di un allontanamento volontario; e dopo sette giorni di frenetiche ricerche il corpo di Giulia, uccisa con numerose coltellate, venne rinvenuto vicino al lago di Barcis. Filippo Turetta è tuttora detenuto con l’accusa di omicidio.

Pubblicato su Il Piccolo