L’addio a Michele Tarlao, il poliziotto sindacalista che ha portato il suo altruismo nel mondo
Celebrato mercoledì 10 luglio il funerale del poliziotto morto a 61 anni a causa di un malore. Era in pensione da un anno
MUGGIA «Siamo qui per celebrare la sua vita in mezzo a noi, non la sua morte». Con queste parole don Roberto ha cominciato la cerimonia funebre oggi, mercoledì 10 luglio, nel Duomo di Muggia per Michele Tarlao, poliziotto e filantropo, morto il 6 luglio scorso all'età di 61 anni, nella sua casa in seguito a un malore. LEGGI ANCHE: Trieste, morto Michele Tarlao poliziotto e sindacalista
Una vita - quella tratteggiata dal sacerdote, che lo conosceva sin da quando era ancora bambino - caratterizzata da generosità, altruismo, attenzione per i più fragili, prima manifestata attraverso i principi di giustizia ed egualitarismo in Polizia, poi nell'impegno civile e in quello filantropico.
«Grande grande grande, un grandissimo poliziotto e altruista», così il Questore di Trieste, Pietro Ostuni, ha definito Tarlao, con il quale ha lavorato a lungo, a Milano prima e a Trieste poi, nel suo ricordo al termine della cerimonia nel Duomo gremito di parenti e amici.
«Di lui mi ha sempre colpito la grande attenzione per i più deboli», ha proseguito il Questore.
Dopo Ostuni è intervenuta anche la segretaria del Pd di Trieste, Maria Luisa Paglia, partito nel quale Tarlao era responsabile del Forum sicurezza, e una rappresentante del GOAP, Gruppo Operatrici Antiviolenza e Progetti, di Trieste.
Tarlao, poliziotto protagonista di operazioni investigative nazionali e internazionali contro la criminalità organizzata e il traffico di droga, era in pensione da circa un anno.
Tra le ultime missioni, era stato impegnato per tre anni in Israele e in Palestina in un progetto europeo di polizia. Una volta in pensione, era stato nominato giudice onorario al Tribunale di Trieste; in passato era stato a lungo sindacalista della Cgil. Sposato da pochi anni, viveva tra Milano e Muggia.
Da alcuni anni era presidente della associazione Amici di Ndugu Zangu Onlus, che da 28 anni gestisce in Kenya le attività della Ndugu Zangu, ora Narrapu Community, di Oldonyiro in una remota area della Contea di Isiolo, all'imbocco della Rift Valley, dove vengono assistiti donne e bambini bisognosi.
La Ndugu Zangu da tempo collabora con Emergency nelle attività mediche e terapeutiche e ospita una media di 80 bambini dei quali molti cardiopatici che necessitano di continue cure e assistenza.
Pubblicato su Il Piccolo