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Addio a nonna Mara, la donna più anziana della Croazia: aveva 109 anni

In un’intervista disse che non c’è una ricetta della longevità: bere poco e con misura, mangiare senza esagerare e lavorare tanto

SPALATO. Si è spenta serenamente, senza mai aver avuto nella sua lunghissima vita una linea di febbre, sempre vitale, sorridente, instancabile, allegra.

All’età di quasi 110 anni, che avrebbe compiuto il prossimo 8 settembre, se n’è andata quella che era considerata la più vecchia abitante della Croazia, la dalmata Mara Kujundžic in Gabelica, figura popolarissima nell’area di Imoschi (in croato Imotski), nella regione di Spalato.

La donna viveva da decenni nel villaggio di Zmijavci, contentissima di potersi occupare in modo autonomo del suo vigneto e delle faccende domestiche.

Era vedova del suo Ante da tantissimi anni, dal 1955, uomo con cui si era sposata nel 1932, quando non aveva ancora compiuto 18 anni.

«Abbiamo vissuto assieme per più di 20 anni – aveva detto tempo fa nonna Mara ai giornalisti dei media dalmati – un periodo per me stupendo, nonostante il secondo conflitto mondiale e la povertà che contraddistingueva l’area continentale della Dalmazia. Ante era una persona speciale, sempre buono e comprensivo nei miei confronti. Non mi sono mai arresa, neanche quando è morto, lasciando che fossi da sola ad occuparmi dei nostri quattro figli, due femmine e due maschi».

Nell’esporre l’anno scorso i cosiddetti segreti per arrivare a superare il secolo, la simpaticissima Mara aveva rivelato che in realtà non ci sono formule magiche. «Bisogna lavorare tanto, mangiare e bere poco, ovvero quanto basta e senza mai esagerare. Poi bisogna per quanto possibile sfogare quanto si ha dentro, per poi rimettersi in piedi e affrontare la vita con lo spirito giusto».

Fino a pochi giorni dalla sua morte, Mara riusciva a camminare da sola fino al vigneto, portando a termine piccoli ma importanti lavori. Nella vita ha fatto di tutto, coltivando tabacco, allevando vacche, capre e pecore, piantando diverse colture e raccogliendole. Parlando dell’alimentazione, raccontava di aver avuto in cima alla sua lista preferita sia brodi che minestre, più il pane, cipolle, crauti. Era diventata molto conosciuta in Croazia perché nel 2020 veniva ritenuta la più anziana croata ad essere stata vaccinata contro il Covid-19.

«Mi sottopongo regolarmente al vaccino contro l’influenza – aveva detto – e allora perché non dovrei farlo per fronteggiare il coronavirus?». Morti i suoi figli, ha lasciato otto nipoti, dodici pronipoti e un trisnipote. È stata sepolta nel cimitero di Zmijavci, a poca distanza dalla chiesa di San Giuseppe, alle esequie hanno assistito numerose persone.

Pubblicato su Il Piccolo