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Il passeur esce di strada, morti 7 migranti in Albania

Ennesima strage sulla Rotta balcanica. Lo schianto nella valle del fiume Vjosa, a poca distanza dal confine con la Grecia

BELGRADO Un’altra tragedia, l’ennesima di una lunga e allo stesso tempo relativamente poco conosciuta serie. È quella andata in scena martedì all’alba in Albania, dove ben sette migranti sono rimasti uccisi in un incidente stradale, causato da un passeur che era alla guida del veicolo, anche lui deceduto nello schianto.

Lo schianto è avvenuto alle prime luci del mattino di martedì vicino alla cittadina di Permet, lungo la tortuosa statale che corre nella valle del fiume Vjosa, a un tiro di schioppo dalla Grecia.

Proprio dalla Grecia sono arrivati i sette sfortunati stranieri, caricati poi dallo smuggler su un’auto di grossa cilindrata per farli proseguire poi verso nord, su uno dei tanti rivoli secondari della Rotta balcanica. Viaggio che è terminato tragicamente vicino a Permet, dopo che una pattuglia della polizia albanese ha tentato di fermare il veicolo per un controllo.

Il passeur, invece di rallentare, ha accelerato, scappando poi a 200 km all’ora sulla carreggiata piena di curve e uscendo poi di strada per poi schiantarsi, dopo una caduta di 80 metri, sul letto sassoso della Vjosa. Non c’è stato nulla da fare per gli occupanti dell’auto, ritrovati morti dalle forze dell’ordine intervenute con difficoltà sul posto.

Come spesso accade, ai migranti e profughi deceduti non è stata data ancora un’identità. «Non sappiamo da dove venissero, stiamo attendendo l’arrivo di esperti forensi da Tirana» e «le autopsie», ha spiegato poco dopo la strage il procuratore capo di Argirocastro, Petrit Cano, che ha confermato tuttavia che l’autista dell’auto era un cittadino albanese di Scutari e che i migranti erano diretti verso Paesi dell’Unione europea, con alta probabilità proprio attraverso la Rotta balcanica, via Montenegro e poi su, verso nord, direttrice usata l’anno scorso da circa 100mila stranieri irregolari.

Ci sono sempre più «elementi criminali coinvolti» nel business dell’immigrazione via Albania e nei Balcani, hanno aggiunto lo stesso Cano e Ardian Cipa, il capo della polizia di Argirocastro, specificando che la direttrice Grecia-Albania via Permet è al momento una delle rotte più battuta, malgrado la presenza rafforzata di polizia albanese e di ben 162 agenti dell’agenzia Ue Frontex. Criminali che, da anni, utilizzano con sempre maggiore frequenza auto e furgoni per il trasporto di migranti, spesso con conseguenze tragiche.

Nel febbraio scorso, tre erano stati i migranti morti e 11 i feriti in un incidente avvenuto in Serbia. Nell’ottobre dell’anno scorso un altro straniero era deceduto dopo lo schianto di un’auto che trasportava otto migranti in Ungheria, Paese che ha registrato almeno venti casi del genere nel 2023 e una vera e propria strage (sette morti) nel 2021, senza dimenticare i 18 migranti periti in un furgone in Bulgaria, nel febbraio 2023. st.gi.

Pubblicato su Il Piccolo