«Qui alla Risiera per portare un fiore a quei nostri affetti morti senza alcuna colpa»
Le voci delle persone che hanno presenziato alla cerimonia
TRIESTE. Molti sono arrivati alla Risiera di San Sabba portando con sé un fiore, per rendere omaggio ai cari scomparsi nell’orrore della persecuzione nazifascista, o anche soltanto per pregare per nomi sconosciuti la cui morte nessuno vuole né può dimenticare. «Ero molto piccolo, ma rammento tutto», racconta Loris Cok, muggesano, lì per ricordare «i miei affetti che morirono sotto le armi: da Muggia sparirono a centinaia, molti furono portati qui».
È un «mai più» che Cok ripete da 82 anni...
Pubblicato su Il Piccolo