L’addio al fotografo Paolo Giovannini con Dipiazza, Panteca e colleghi della stampa
A Sant’Anna il funerale del noto fotografo morto a soli 52 anni: «Uomo generoso e professionista versatile»
TRIESTE C’era davvero tanta gente al cimitero di Sant'Anna a portare l'ultimo saluto a Paolo Giovannini, il noto fotografo triestino morto il 23 dicembre scorso a soli 52 anni. Colpito in estate da un infarto davanti alla sua casa di Roiano, era stato ricoverato in ospedale e, successivamente, sottoposto a trapianto presso il nosocomio di Udine. L'intervento sembrava essere riuscito tanto da lasciar ben sperare. Poi, all'improvviso, il peggioramento e la morte, avvenuta pochi giorni prima del suo cinquantatreesimo compleanno.
Tante, dicevamo, le persone che hanno voluto rendere omaggio a Giovannini e ai suoi familiari. Tra loro rappresentanti istituzionali come il sindaco Roberto Dipiazza e il presidente del Consiglio comunale Francesco di Paola Panteca, oltre a tanti colleghi fotografi e giornalisti di testate cittadine e regionali che si sono stretti attorno alla mamma, al fratello, alla cognata e all'adorata nipote, e lo hanno accompagnato nell'ultimo viaggio verso la sepoltura.
Giovannini era un uomo buono e generoso oltre che un fotografo versatile; tra i fondatori del settimanale City Sport, aveva lavorato per il quotidiano in lingua slovena Primorski Dnevnik, per l’Acon della Regione, per l’Associated Press e per Il Piccolo. Nel 2019 una sua spettacolare immagine della Barcolana per l’Ap era stata inserita dalla Cnn tra le fotografie sportive migliori dell’anno a livello internazionale.
Pubblicato su Il Piccolo