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È morto Ezio Bortolussi, imprenditore e re dei grattacieli: ne ha costruiti 400 in tutto il mondo

Bortolussi si era specializzano nelle costruzioni alte in cemento armato con tecnologie originali e altamente competitive: tra i palazzi costruiti anche il The Bow, 236 metri, tra i più alti del Nord America

UDINE. L’Università di Udine piange la scomparsa di Ezio Bortolussi, imprenditore friulano originario di Arzene, realizzatosi in Canada, che ha costruito oltre 400 grattacieli in tutto il mondo, al quale nel 2019 ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Ingegneria civile. «Dalla sua piccola comunità – ricorda il rettore Roberto Pinton – partì per impegnarsi con ferrea volontà, in diverse parti del mondo, in una vita fatta di lavoro intelligente, creativo e ricco di spirito di iniziativa. Un esempio di caparbietà e capacità. Un grande imprenditore che ha portato con orgoglio e autenticità il nome del Friuli nel mondo facendo conoscere le doti di laboriosità e capacità delle sue genti».

Bortolussi si era specializzano nelle costruzioni alte in cemento armato con tecnologie originali e altamente competitive. «Durante gli anni di lavoro ho imparato che bisogna sempre migliorarsi e dare il massimo in ogni cosa che si fa. Credo che il futuro sia fatto di idee» disse Bortolussi commosso alla fine della cerimonia.

Nato ad Arzene il 25 settembre 1943, secondo di quattro figli di Natale e Maria Piasentin, Bortolussi sviluppo fin da piccolo un forte senso di appartenenza al mondo friulano. L’edilizia innovativa e il cemento armato divennero ben presto la sua ragion di vita. Vita da emigrante, prima in Svizzera e poi in Canada, il Paese che lo ha realizzato professionalmente, in particolare a Vancouver dove si stabilì definitivamente nel 1984.

Fra le costruzioni che gli stavano più a cuore e che ha citato nella lezione che tenne in occasione del conferimento della laurea honoris causa vi sono il “The Bow” e lo “Shangri-La Hotel”.

Il primo è un grattacielo di 236 metri fuori terra e 58 piani realizzato a Calgary e la cui torre, realizzata su progetto di Norman Foster, è tra le più alte del Nord America. Il secondo edificio è un grattacielo di 197 metri realizzato a Vancouver, che comprende 62 piani in elevazione e 7 interrati ed è la torre più alta della di Vancouver e di tutto il Canada.

Uomo di sport e filantropo, Bortolussi ha ricevuto numerosi premi e incarichi: Cavaliere della Repubblica Italiana dal 2005; presidente onorario di “Friends of Ferrari”, associazione che opera a favore dei bimbi gravemente ammalati; socio benemerito della Famê Furlane di Vancouver; presidente onorario del Columbus Soccer Club, squadra di calcio del British Columbia, in Canada; cittadino dell’anno nel British Columbia nel 2013 secondo la Confratellanza Italo-Canadese di Vancouver, e presidente del Comites (Comitato Italiani Estero) di Vancouver sempre nello stesso anno. Dall’amministrazione comunale di Arzene il 18 aprile 2014 è stato riconosciuto come cittadino degno di lode per motivi di merito e di filantropia. Nel 2014 ha ricevuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, la Medaglia d’Argento “per aver onorato la terra d’origine del Friuli e dell’Italia”.

La commissione che lo laureò era composta dagli allora rettore Alberto De Toni e direttore del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura, Marco Petti, e dai docenti Stefano Sorace, Nicola Baldo, Gaetano Russo e Antonino Morassi, che tenne la laudatio dal titolo “Ezio Bortolussi: dalla valigia ai grattacieli”.

Pubblicato su Il Piccolo