Addio alla prof Bressan di Lucinico, donna di cultura con 12 mila libri
Aveva 88 anni ed era un pezzo di Lucinico, discendente della famiglia dei “Gastando”. Abitava a Villa Nella in cui soggiornò Italo Svevo
GORIZIA Si è spenta all’età di 88 anno Rita Bressan, apprezzata insegnante e in prima linea nelle iniziative della comunità di Lucinico, dove era conosciuta e stimata. Bressan, infatti, discendeva da un’antica famiglia del paese nota con il soprannome di “Gastaldo”; il papà Augusto per anni aveva condotto un negozio di alimentari, in via Tasso.
Dopo aver ottenuto la maturità classica al liceo Dante Alighieri di Gorizia si era iscritta all’Università di Padova, dove si era laureata a pieni voti in Scienze Naturali. Per lunga stagione era stata docente negli istituti superiori cittadini, in particolare all’istituto tecnico industriale Galilei e all’istituto magistrale Slataper.
Fin da giovane, e per tutta la vita, Bressan ha fatto parte dell’Azione Cattolica, di cui è stata anche presidente della sezione femminile della parrocchia. Persona di profonda cultura era costantemente vicina ai parroci, in particolare a monsignor Silvano Piani, con il quale collaborò nella ricerca e nella valorizzazione storica del famoso pittore e restauratore Leopoldo Perco, fino alla pubblicazione di un bel volume e ad una mostra sulle sue attività a Palazzo Attems.
Notevole fu il suo impegno nel 1977, ad esempio, per le celebrazioni dei 900 anni della prima citazione storica di Lucinico e costante fu la sua collaborazione con il giornale “Lucinis” e con tante altre iniziative culturali.
Insieme al fratello Giorgio e alla sorella Mariucci aveva acquistato la storica “Villa Nella”, la più bella residenza di Lucinico, situata in via Camposanto, all’inizio di via Mochetta.
Dai suoi interni si poteva osservare il sottostante, ampio giardino ricco di fiori e piante, abbracciando con lo sguardo l’incantevole panorama della piana di Gorizia, arrivando fino ai contrafforti del monte Nanos.
La villa, si dice, sia stata la meta delle visite del romanziere triestino Italo Svevo, innamorato di Lucinico, dedicando, infatti, al paese alcune pagine nella parte finale de “La coscienza di Zeno”.
Negli anni, con i fratelli e il cognato Guido, aveva arricchito la villa con una biblioteca di 12.000 volumi. Lascia una numerosa parentela e tanti amici; il funerale si svolgerà domani nella chiesa di San Giorgio, partendo dall’Ospedale San Giovanni di Dio.
Pubblicato su Il Piccolo